Bruxelles – Il giorno è arrivato. Le urne per le elezioni europee 2024 si sono aperte oggi (6 giugno) nei Paesi Bassi, il primo tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea a convocare al voto gli elettori. Seguiranno altri tre giorni di elezioni, fino al 9 giugno, quando tutti i 373 milioni di elettori Ue avranno la possibilità di esprimere la propria scelta per la composizione del nuovo Parlamento Europeo. In palio ci sono 720 seggi per altrettanti eurodeputati nella decima legislatura, che sarà anche la prima nella storia in cui non parteciperà il Regno Unito.
Dalle ore 7:30 fino alle 21:00 di oggi sono aperte le urne nei Paesi Bassi, l’unico tra i Ventisette a votare (solo) il 6 giugno per le elezioni europee. Mentre alcuni cittadini – all’estero e sul territorio nazionale – da giorni o settimane hanno già iniziato a esprimere la propria preferenza, seguiranno domani (7 giugno) Repubblica Ceca (anche l’8) e Irlanda, sabato (8 giugno) Italia (anche il 9), Lettonia, Malta e Slovacchia, e a seguire domenica (9 giugno) tutti gli altri Paesi membri. I risultati ufficiali saranno diffusi tutti insieme domenica sera a partire dalle ore 23:00, quando chiuderanno gli ultimi seggi in Italia (la prima proiezione del nuovo Parlamento basata sugli exit poll nazionali è prevista attorno alle ore 20:30).

L’attenzione oggi è tutta rivolta alle scelte degli elettori olandesi che – come in tutti i Paesi membri – hanno una rilevanza anche nazionale. Dopo il voto dell’autunno 2023 che porterà presto a un governo di destra nei Paesi Bassi, il partito euroscettico di estrema destra Pvv (Partito per la Libertà) di Geert Wilders è continuato a crescere nei sondaggi e ora si attesta attorno al 30 per cento. Alle elezioni europee 2024, per la prima volta nella storia, l’estrema destra olandese potrebbe portare a Bruxelles quasi un terzo dei 31 eurodeputati totali, ingrossando le fila del gruppo Identità e Democrazia o – caso molto complesso – di un’unica formazione di destra con i Conservatori e Riformisti Europei.
Proprio in chiusura di campagna elettorale ieri (5 giugno) Wilders ha aperto allo scenario proposto dalla leader de facto dell’estrema destra francese di Rassemblement National, Marine Le Pen, alla premier italiana e presidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, Giorgia Meloni. “Ho molto rispetto sia per Salvini [leader della Lega, membro del Partito di Identità e Democrazia, ndr] sia per Meloni, se fosse possibile formare un gruppo più ampio, sarei entusiasta di unirmi a loro“, ha dichiarato il leader dell’estrema destra olandese a L’Aia a proposito del mega-gruppo al Parlamento Ue con Rassemblement National, Fratelli d’Italia, Lega, Vox, Diritto e Giustizia e Fidesz, che lascerebbe spazio per un possibile nuovo schieramento parlamentare ancora più spostato all’estrema destra.