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La carica degli attivisti per convincere i cittadini a votare per il nuovo Europarlamento

La carica degli attivisti per convincere i cittadini a votare per il nuovo Europarlamento

La campagna per le elezioni europee. Tajani ai giovani: scegliete chi volete, ma andate a votare

Roma – 150 mila attivisti, moltissimi giovani. In vista del prossimo appuntamento elettorale di fine maggio, il Parlamento Europeo conta sul loro entusiasmo e pianifica una campagna di mobilitazione in grande stile. Ieri la presentazione a Roma con il presidente Antonio Tajani, che ha voluto accanto a sé testimonial e personalità di grande impatto, insieme a decine di ragazzi delle scuole secondarie romane e del Lazio. Ai ragazzi che votano per la prima volta e che si affacciano ai diritti democratici, l’indicazione di non perdere l’occasione per contribuire alle decisioni e formare il nuovo Parlamento. “Voi che con  un click fate diventate virale qualsiasi cosa, trasmettete la voglia di contare  a tutti i vostri amici”, l’imput lanciato dall’Auditorium della Musica. Una grande mobilitazione che fa ben sperare sulla partecipazione al voto, con l’Italia che presta  ben 15 mila attivisti, ed è seconda solo alla Germania.

La macchina è in moto e si appresta a marciare a pieno regime dalle prossime settimane, e la campagna Stavoltavoto  consente a tutti di partecipare e non essere solo elettori che mettono una croce e basta. “Più partecipazione vuol dire più democrazia e più unità per i paesi europei”, suggerisce Tajani ai ragazzi in sala. 27 paesi e non più 28  “come sapete la Gran Bretagna  ha avviato il percorso d’uscita  e, anche se non è una bella notizia, ci fa capire che e meglio stare dentro perché l’Europa è l’unica istituzione in grado di proteggerci, accanto a colossi come Usa, Cina, Russia, India…”.  E’ anche l’unico Parlamento eletto direttamente dai cittadini, per questo voi “sarete determinanti per cambiarlo, e speriamo che sia diverso, meno burocratico e magari raggiunga la piena potestà legislativa”.Il presidente in carica conferma l’ambizione di tornare sullo scranno più alto e ricorda che “sono in scadenza il presidente della BCE Mario Draghi e l’alto rappresentante della politica estera Federica Mogherini”. Passa anche da qui, da “un italiano che ai vertici delle istituzioni europee  non può mancare”, oltre che per gli scontati equilibri tra le grandi famiglie politiche, la scommessa sulla sua rielezione.

Samantha Cristoforetti

L’Europa è l’unica che può proteggere e dare concretezza ai sogni dei ragazzi, sempre più interconnessi e aperti al mondo.  I difetti, le distorsioni e le mancanze delle politiche di Bruxelles che catturano i titoli dei giornali, non distolgano dalle grandi opportunità che l’UE offre. “Ci sono  nuove sfide che non ci consentono di riportare indietro le lancette della storia”, dice la rappresentante in Italia della Commissione Beatrice Covassi introducendo la sfilata di testimonial, dal nuotatore olimpionico Massimiliano Rosolino all’astronauta  dell’ESA Samantha Cristoforetti  fino al cantante Andrea Bocelli. “Fare squadra e collaborazione” sono le parole chiave per rilanciare l’Europa e le storie sono lì a ricordarlo. Ad esempio i traguardi e i meriti dell’Agenzia spaziale europea, il prezioso apporto nella nostra vita quotidiana, dai  satelliti Galileo o Sentinel per Copernicus, il programma Ariane giunto alla 6 fase, sono lì a ricordarci  che da soli i singoli paesi non possono farcela.

“E’ vero siamo diversi ma anche simili” dice ai ragazzi in platea Antonio Tajani, senza nascondere che nel futuro dell’Unione si affacciano problemi enormi e per nulla facili da risolvere. Le grandi migrazioni dal continente africano sono destinate a crescere per questo ripropone l’idea di un nuovo piano Marshall  finanziato dalla Commissione, perché  “questo problema si risolve in Africa”.  Un programma d’investimenti da finanziare “con più tasse per i giganti del web, sulle transazioni finanziarie e con una  più incisiva lotta all’evasione”.  La chiusura del Presidente dedicata ai valori: la forza del cittadino europeo è di credere in qualcosa di più grande, oltre i desideri materiali: “Scegliete chi volete, ma andate a votare”.

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