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Stati Uniti, le "responsabilità davanti alla storia" secondo i leader UE: democrazia e pace nel mondo con l'alleato Biden

Ritorno di un presidente USA al Consiglio Europeo dai tempi di Obama. Intesa sul contrasto a "minacce interne ed esterne" nei confronti dell'ordine internazionale e "creazione di una nuova agenda UE-USA" su lotta ai cambiamenti climatici e ripresa verde e digitale

Bruxelles – Non ha tenuto banco solo il COVID-19 al vertice dei leader UE in videoconferenza che si è chiuso ieri sera (inizialmente era previsto per giovedì 25 e venerdì 26 marzo). Dopo 11 anni un presidente statunitense è tornato a incontrare i leader dell’UE tutti insieme: per ricordare l’ultima volta, bisogna riavvolgere il nastro al 12 ottobre 2010, al primo mandato di Barack Obama. Ma dopo la due-giorni del segretario di Stato, Antony Blinken, a Bruxelles, la nuova amministrazione del presidente Joe Biden ha voluto che il messaggio di una svolta nelle relazioni Washington-Bruxelles fosse cristallino.

È stato un vertice eccezionale“, ha spiegato il presidente del Consiglio UE, Charles Michel. “Abbiamo avuto l’occasione di sentire la visione del presidente statunitense sulla nostra futura collaborazione”, mentre per Bruxelles è stato il momento per affrontare vis-à-vis con l’inquilino della Casa Bianca (anche se attraverso uno schermo) le questioni-chiave per rinnovare l’impegno nelle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico.

Se la questione della fornitura dei vaccini e della catene di approvvigionamento mondiale rimango uno dei temi più urgenti per il presente, i leader europei non hanno perso di vista la visione di lungo respiro a livello internazionale. “Il punto centrale della nostra conversazione è stato il ruolo che l’Unione vuole rappresentare e su cui si fonda“, ha sottolineato Michel. “Un progetto di pace, prosperità, diritti umani, democrazia e Stato diritto“, che aspira “all’ordine pacifico e alla stabilità” sulla scena globale. Tuttavia, questo ordine democratico si trova a dover affrontare “minacce interne ed esterne” e richiede una forte presa di posizione da parte dei due alleati: il presidente Michel ha ribadito con forza che “ora più che mai abbiamo delle responsabilità di fronte alla storia per la sicurezza, la democrazia e la stabilità” e che in questo concetto si concretizza l’espressione “riapertura del dialogo tra Washington e Bruxelles”.

La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio UE, Charles Michel

Intervenuta in conferenza stampa, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha aggiunto all’agenda di sicurezza e politica estera comune anche i temi della lotta ai cambiamenti climatici, la ripresa economica “verde e sostenibile” e la mobilitazione in ambito digitale. “Sullo sviluppo di soluzioni e la definizione di obiettivi da raggiungere abbiamo ribadito insieme la volontà di prosperità”, è stato il commento di von der Leyen. “Su queste basi si fonda la creazione di una nuova agenda UE-Stati Uniti“, che, nelle intenzioni e speranze dei due alleati, porterà anche a “nuovi posti di lavoro nel campo dell’innovazione e delle tecnologie all’avanguardia”.

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