- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Il 15 gennaio il Parlamento britannico voterà sull’accordo Brexit. Pare.

    Il 15 gennaio il Parlamento britannico voterà sull’accordo Brexit. Pare.

    Intanto May e l'Unione europea continuano la pressione sui deputati insistendo che "questo è il miglior testo possibile". Alcuni laburisti e conservatori lavorano ad un emendamento che possa scoraggiare il governo da un'uscita dall'Ue senza accordo

    Lena Pavese di Lena Pavese
    7 Gennaio 2019
    in Politica
    La Camera dei Comuni riunita. Foto di Uk Parliament

    La Camera dei Comuni riunita. Foto di Uk Parliament

    Bruxelles – La data che potrebbe essere fatale al processo della Brexit è il 15 gennaio. In quel giorno, secondo quanto confermato in Aula da un sottosegretario dopo varie voci di corridoio, i deputati voteranno la proposta di accordo per la separazione messa a punto dal governo di Theresa May e dall’Unione europea. Un testo, è stato ribadito per l’ennesima volta a Bruxelles, oggi dal portavoce del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che “non è negoziabile”, “non è modificabile” ed è “il migliore possibile”. Dunque nessuno spazio per chi, come il leader Laburista Jeremy Corbin, chiede oggi, in realtà polemicamente, a May se ci sono novità “legalmente vincolanti” sul testo dell’accordo dopo l’ultimo Consiglio europeo di dicembre.

    Il voto era previsto a dicembre, ma la premier lo rinviò spiegando esplicitamente che altrimenti il governo sarebbe stato “largamente” battuto. Nel frattempo i laburisti ed alcuni conservatori lavorano ad un emendamento alla legge finanziaria che sarà approvata questa settimana per ridurre le possibilità che il governo vada verso una Brexit senza accordo.

    May intanto continua la sua battaglia di sponda con l’Ue (sente Juncker al telefono quasi ogni giorno) per cercare di convincere anche i suoi parlamentari che questo è l’accordo migliore e che bocciarlo porterebbe la Gran Bretagna nel baratro. In un articolo pubblicato sul Mail on Sunday la premier ripete ai deputati, la gran parte dei quali è decisamente contraria al testo che sarà votato, come hanno rilevato anche dei sondaggi interni ai Tories, che se bocceranno l’intesa sarà in pericolo la democrazia del regno e lo saranno anche tanti posti di lavoro dei cittadini.

    Chi vuol respingere l’accordo “deve rendersi conto che sta facendo correre dei rischi alla nostra democrazia”, scrive la premier, che mette anche in guardia “circa i posti di lavoro su cui i nostri elettori fanno affidamento per portare il cibo in tavola per le loro famiglie”. Dalla drammatizzazione alla retorica May scrive anche che “nei momenti nei quali affrontiamo una grande sfida, troviamo sempre una via da seguire che ottiene fiducia e consenso dell’intera comunità. Questo è uno di quei momenti”.

    May, che ancora non ha chiarito le modalità di voto che il governo chiederà ai parlamentari, nel suo intervento nel dibattito che si aprirà mercoledì fornirà ancora chiarimenti su alcuni punti molto delicati, dei quali ha parlato con i partner Ue nel Consiglio europeo di dicembre. Il tema più complesso è sempre quello del confine tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, ma c’è sul tavolo anche la questione del ruolo del Parlamento nei negoziati che si apriranno sulle future relazioni tra Gran Bretagna e Unione europea, dopo la Brexit del 29 marzo prossimo.

    In pochi pensano che l’accordo sarà approvato dal Parlamento, almeno per quanto è stato detto e fatto sino ad oggi dai deputati: sono contrari una gran parte dei Tories, lo sono i laburisti e lo sono anche gli alleati irlandesi di governo del Dup. Dunque fioccano le ipotesi e i sondaggi su quel che potrà accadere. May e Corbin sono contrari a un secondo referendum, che sarebbe invece richiesto dalla maggior parte degli elettori della sinistra e, sembra da alcuni sondaggi, anche dalla maggioranza dei cittadini britannici, che pare orientata a cambiare idea sulla separazione dall’Unione.

    L’emendamento cui lavorano alcuni laburisti e conservatori insieme sarebbe introdotto nel disegno di legge finanziaria, e tende a impedire che il governo possa introdurre tasse legate alla Brexit se non c’è un accordo di uscita concordato con Bruxelles. Il progetto tende a far sì che queste imposte possano essere introdotte solo se ci sarà un accordo sulla Brexit, oppure una decisione di estendere la durata degli effetti dell’attivazione dell’articolo 50 del Trattato Ue, o un voto del Parlamento che approvi esplicitamente una Brexit senza accordo.

    Tags: accordobrexitparlamentoTheresa Mayvoto

    Ti potrebbe piacere anche

    italiani
    Politica

    Gli italiani si fidano più delle istituzioni Ue che del proprio governo

    28 Maggio 2025
    ue regno unito
    Politica Estera

    Ue-Uk, il riavvicinamento dopo la Brexit. Dalla difesa agli Erasmus, si apre un “nuovo capitolo”

    19 Maggio 2025
    Politica

    Referendum abrogativi: per cosa si vota e come si vota dall’estero

    12 Maggio 2025
    metsola bilancio
    Politica

    Bilancio Ue, Strasburgo avverte: difesa e competitività vanno coniugate con agricoltura e coesione

    7 Maggio 2025
    A Strasburgo la prossima settimana si vota per il post-Sassoli. Il Parlamento UE cerca il nuovo presidente [foto: archivio] Preferenze
    Politica

    Parlamento europeo, sempre più controlli su incontri tra funzionari e lobbisti

    7 Maggio 2025
    Politica

    Referendum, entro il 7 maggio gli italiani temporaneamente all’estero possono chiedere di votare

    17 Aprile 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione